In questo articolo vi parleremo di cosa è la Yuan Qi e di come mantenerla il più possibile per avere una vita lunga e sana.
Prima di leggere questo articolo, se non lo avete ancora fatto, vi consigliamo di dare un’occhiata a questi due (Perché è sbagliato tradurre dal Cinese “Qi” con “soffio vitale”? e Perché lo Yin e lo Yang non c’entrano niente con il bene e il male?).
Cosa è la Yuan Qi?
A questo punto vi saranno più chiari i concetti fondamentali della medicina cinese, il Qi e lo Yin e lo Yang e possiamo procedere approfondendo qualche elemento.
La Yuan Qi è un aspetto del Qi, una delle sue tante forme, che ha delle caratteristiche esclusive, è, infatti, la fonte della vita di ogni essere. La dose totale di energia che ha ogni forma di vita nel momento in cui viene concepita. La sua quantità è data ed è massima all’origine, man mano poi viene consumata esattamente come una pila, ma di quelle non ricaricabili; infatti, è l’unica forma di energia che non può essere ripristinata, ma solo conservata, mantenuta, risparmiata.
Ci spieghiamo meglio con questo grafico:
All’origine della vita la Yuan Qi è massima e con l’andare del tempo ha un decadimento. Il suo andamento può essere più o meno ripido e quindi più o meno veloce in termini di tempo. E potenzialmente non così lineare se intercorrono malattie gravi, abusi etc.
Cosa la consuma?
La vita stessa, anche risparmiandola al massimo questa decade per un fisiologico progressivo utilizzo. Un eccessivo consumo dipende soprattutto dallo stile di vita: dormire poco o male, mangiare troppo o troppo poco o le cose sbagliate (cioè cibi che costringono il corpo a depurarsi anziché nutrire), eccesso di farmaci, malattie, stress, scarso riposo. Sono tutti fattori che consumano la “batteria”.
Come si risparmia?
Abbiamo detto all’inizio che non può essere ripristinata, ma si può risparmiare, innanzitutto evitandone la dispersione (stress, emozioni, cibo spazzatura, alcol, abuso di farmaci, eccesso di lavoro…) e cercando di prendere nutrimento dalla vita in modo da utilizzare l’energia acquisita risparmiando quella ancestrale.
Il nutrimento in medicina cinese è un concetto multifattoriale, non sono solo gli alimenti, ma anche il nutrimento psichico (pensieri), intellettuale (conoscenze), emotivo, spirituale, la respirazione e indirettamente il sonno che è la fase in cui recuperiamo e ripariamo i danni. (scriveremo un articolo più approfondito sul sonno e sul nutrimento). Tutto questo in modo armonico permette al corpo di utilizzare Qi acquisito, risparmiando quello ancestrale.
In pratica che c’è da fare?
Come è ormai noto e scientificamente evidente, l’alimentazione è fondamentale, ma sono altrettanto importanti i pensieri e le emozioni; quindi, in questo senso è molto utile la meditazione. Per quando concerne il respiro, va bene un’attività fisica aerobica (fatta bene) o ancor meglio le tecniche di respirazione come il Pranayama dello yoga o il Qi Gong per rimanere in tema cinese.
Evitare, poi, gli abusi fisici: troppo lavoro, andare a dormire tardi, abusare di farmaci, alcol e droghe.
Ma la cosa ancora più importante è essere in linea con la propria vera essenza, che implica innanzitutto, conoscerla. Questo in medicina cinese si chiama “seguire il proprio Ming”” ne parleremo in un prossimo post.
“Gli uomini del passato conoscevano il Dao si regolavano secondo lo Yin e lo Yang ed erano in armonia con l’arte dei numeri, secondo tali princìpi praticavano le “arti di lungavita”, la loro alimentazione era controllata, gli orari di sonno e veglia regolari, non eccedevano ciecamente nella stanchezza. Di conseguenza, il loro corpo e la loro psiche (Spirito) erano integri e completi, ultimavano il numero di anni di vita per cui erano nati e morivano ultracentenari”
So Wen Cap 1