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Perché lo Yin e lo Yang non c’entrano niente con il bene e il male?

agopuntura

Quando si parla di agopuntura i termini più gettonati sono sicuramente: Qi, Yin e Yang. Oggi vi parliamo dello Yin e dello Yang così come si intendono nella filosofia cinese e dunque nella medicina e perché sono importanti in agopuntura, ma soprattutto perché non sono il bene il male.

Che significano Yin e Yang?

Così come abbiamo spiegato in questo articolo dedicato a cosa significa Qi nella medicina cinese, anche i termini Yin e Yang non sono direttamente traducibili. Sono infatti concetti analogici e dinamici e non semplici parole. Per capirli consigliamo sempre, alla prima lezione del primo anno della scuola di agopuntura, di osservare la natura ed in particolare gli eventi naturali. Perché gli eventi? Perché sono concetti dinamici e non statici, come il Qi.

Nella filosofia cinese tutto è movimento, la vita non esisterebbe senza il continuo mutare delle cose. In particolare, ciò che muta continuamente è proprio lo yin nello yang e viceversa. Un esempio facile? Il giorno e la notte. Se ci fate caso il giorno non si chiude all’improvviso, come se spegnessimo la luce, ma si trasforma lentamente nella notte. Il sole inizia a calare, il cielo si fa sempre più scuro passando da infinite sfumature di azzurro e di blu e pian piano la notte, dopo aver raggiunto il suo apice, ridiventa giorno. Questo stesso flusso lo vediamo nelle stagioni. Lo vediamo in ogni espressione della vita. Il movimento continuo dello Yin e dello Yang è quello che chiamiamo Qi.

Lo Yin e lo Yang sono concetti dinamici e relativi

Non esistono lo yang assoluto e lo yin assoluto. Esiste qualcosa di più Yang o di più Yin, ma all’interno dell’uno c’è sempre l’altro come espresso dal classico simbolo del Tai Ji.

Volendoli descrivere, lo Yang esprime ciò che va verso fuori, che si espande, che si muove velocemente, che sale, che scalda, che illumina. Lo Yin esprime ciò che va verso il basso, che rallenta, che riposa, che rinfresca, che oscura, che si contrae… Lo Yin al suo massimo genera lo Yang e viceversa. Quando il sole raggiunge lo Zenith (il suo apice) inizia a tramontare, come dire, lo Yang raggiunge il suo massimo e genera lo Yin che pian piano cresce fino al suo massimo e così via. Da quanto detto si capisce bene perché non c’è una connotazione positiva o negativa, giusta o sbagliata, bene o male.

Ma nel corpo umano?

Nel corpo umano tutto è Qi, quindi è tutto descritto secondo la dialettica Yin e Yang. I 12 meridiani principali e i meridiani secondari dell’agopuntura sono suddivisi in meridiani appartenenti alla sfera Yin e meridiani appartenenti alla sfera Yang. Quelli che decorrono nella parte esterna del corpo sono più Yang, quelli che decorrono nella parte interna sono più Yin, ma come tutto in medicina cinese, abbiamo delle eccezioni a confermare la filosofia di fondo per cui nulla è assoluto. Allo stesso modo, tutte le energie che circolano nel corpo sono descritte secondo la dialettica Yin e Yang. Un esempio facile? L’osso è un’energia più Yin rispetto al sangue, ma il sangue è più Yin rispetto al sudore.

Come si applicano questi concetti all’agopuntura?

A partire dalla diagnosi fino alla terapia con agopuntura, tutto si radica nel dualismo yin e yang. Così il nostro ragionamento clinico, diagnostico e terapeutico è basato in primis sui principi dello Yin e dello Yang.

“Gli uomini del passato conoscevano il Dao: si regolavano secondo lo Yin e lo Yang ed erano in armonia con l’arte dei numeri, secondo tali principi praticavano le arti della lunga vita, la loro alimentazione era controllata, gli orari di sonno e veglia regolari, non eccedevano ciecamente nella stanchezza. di conseguenza il loro corpo, il loro spirito erano integri e completi, ultimavano il numero di anni di vita per cui erano nati e morivano ultracentenari”. So Wen Capitolo 1