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Lo sai che non sono i grassi a farti ingrassare?

agopuntura

La biochimica e le ricerche cliniche che spiegano perché a farci ingrassare sono soprattutto i carboidrati ad alto indice glicemico.

Introduzione

La biochimica e le ricerche cliniche hanno dimostrato che sono gli zuccheri (poi vediamo quali), non i grassi, a giocare un ruolo fondamentale nell’aumento di peso. In questo articolo, esploreremo i meccanismi biochimici e le evidenze scientifiche che spiegano perché i carboidrati ad alto indice glicemico possono farci ingrassare. Inoltre, vedremo come il metabolismo delle cellule adipose contribuisce all’accumulo di lipidi e all’aumento del loro volume.

Il mito dei grassi come nemici dell’alimentazione

Per anni siamo stati indotti a credere che i grassi siano i principali colpevoli dell’aumento di peso e delle malattie correlate. Dagli anni ’60 in poi, in seguito ad uno studio fuffa i cui dati sono stati modificati volutamente dai ricercatori (pagati dalla, allora, Sugar Research Foundation) per attribuire ai grassi e non agli zuccheri la causa dell’aumento delle patologie cronico-degenerative nella popolazione americana, le industrie alimentari si sono focalizzate sui cibi contenenti meno grassi.

Per fare ciò e rendere più palpabili gli alimenti hanno dovuto aumentare la quantità di zucchero. Da allora l’incremento delle malattie cronico-degenerative e dell’obesità nella popolazione americana e in tutti i paesi che seguono un’alimentazione simile è stato esponenziale, creando un problema di dimensioni enormi alla società e alla sanità.

Oggi sappiamo che i veri responsabili sono gli zuccheri ad alto indice glicemico. Se vuoi approfondire l’argomento leggi questo articolo dedicato alla differenza tra consumare zucchero dalla frutta e zucchero da prodotti raffinati.

L’indice glicemico e l’insulina

L’indice glicemico è una misura che classifica i carboidrati in base alla velocità con cui aumentano i livelli di zucchero nel sangue dopo il consumo. Carboidrati ad alto indice glicemico come zuccheri raffinati, pane bianco e riso bianco, causano un repentino aumento dei livelli di zucchero nel sangue. In risposta, il pancreas produce insulina per abbassare i livelli di glicemia. L’insulina, inoltre, agisce come un ormone di deposito e promuove l’accumulo di grasso.

Glicemia, fame e accumulo di grasso: un circolo vizioso

Quando si consumano carboidrati ad alto indice glicemico, si verifica un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue, seguito da un aumento dell’insulina che provoca un’improvvisa caduta. Questo causa una sensazione di fame e desiderio di consumare più cibo, specialmente carboidrati. Il ciclo continua e può portare a un aumento dell’apporto calorico complessivo. Inoltre, l’insulina prodotta in risposta ai carboidrati ad alto indice glicemico promuove l’accumulo di grasso, portando gradualmente all’aumento di peso.

Metabolismo biochimico delle cellule adipose

Le cellule adipose, note come adipociti, sono i principali depositi di grasso nel nostro corpo. Quando consumiamo un eccesso di calorie, specialmente da carboidrati ad alto indice glicemico, l’insulina favorisce il processo di accumulo di lipidi all’interno degli adipociti. Anche gli acidi grassi liberi e il glicerolo, prodotti dalla digestione dei grassi, vengono trasportati attraverso il flusso sanguigno e assorbiti dalle cellule adipose attraverso un meccanismo favorito dall’insulina, ma inibito dagli acidi grassi stessi e dal digiuno. Una volta all’interno degli adipociti, gli acidi grassi e il glicerolo vengono nuovamente convertiti in trigliceridi, che rappresentano la forma di accumulo di grasso nelle cellule adipose.

Aumento del volume delle cellule adipose

Le cellule adipose hanno la capacità di aumentare notevolmente di volume attraverso l’accumulo di lipidi. Quando l’energia disponibile supera il fabbisogno energetico dell’organismo, gli adipociti aumentano di volume poiché immagazzinano sempre più trigliceridi. In condizioni di obesità o sovrappeso, gli adipociti possono aumentare di volume fino a migliaia di volte rispetto alle dimensioni normali. Questa espansione delle cellule adipose contribuisce all’aumento della circonferenza della vita e a una maggiore massa grassa complessiva nel corpo.

Conclusioni

È tempo di sfatare il mito secondo cui i grassi sono i principali responsabili dell’aumento di peso. La biochimica e le ricerche cliniche dimostrano che i carboidrati ad alto indice glicemico, non i grassi, sono i veri colpevoli. Anzi i grassi buoni, cioè quelli polinsaturi in particolare, che troviamo ad esempio nella frutta a guscio, nei semi oleosi, nelle alghe e nel pesce azzurro, riducono l’assorbimento dei carboidrati del pasto, se assunti insieme, attraverso una serie di meccanismi. inoltre, inibiscono l’accumulo di grassi nella cellula adiposa, favorendo invece la lipolisi.

Nota

Va bene consumare la frutta e i cereali interi, ma anche farine ottenute con la semplice macinazione di cereali interi.

I grassi da evitare sono quelli saturi presenti nelle carni e nei prodotti di origine animale in generali. I grassi da eliminare completamente sono quelli trans, presenti nelle carni e nei cibi industriali.

Bibliografia

Sugar Industry and Coronary Heart Disease Research

A Historical Analysis of Internal Industry Documents

Cristin E. Kearns

JAMA Intern Med. 2016;176(11)