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“Ma cosa cambia? Lo zucchero è zucchero, che sia frutta o cornetto, l’importante è non superare la quantità”

agopuntura

Ne siamo proprio sicuri?

Introduzione

No, i carboidrati non tutti sono uguali. La parola chiave è “digeribilità”, la fonte e la forma dei carboidrati che consumiamo possono influenzare il modo in cui il nostro corpo li digerisce e di conseguenza la nostra salute. A parità di dose c’è differenza tra consumare zucchero dalla frutta e zucchero da prodotti raffinati come il cornetto del bar. Così come abbiamo fatto nel precedente articolo “C’è grasso e grasso! Differenza tra i grassi degli animali terrestri e i grassi dei pesci” in questo articolo spiegheremo la differenza tra gli zuccheri.

La frutta: una fonte di carboidrati sani

La frutta è una fonte naturale di carboidrati, inclusi zuccheri come il fruttosio. Tuttavia, la frutta contiene anche fibre, vitamine, minerali e antiossidanti benefici per la salute. Le fibre presenti nella frutta rallentano la digestione e l’assorbimento degli zuccheri, il che significa che il nostro corpo digerisce il fruttosio in modo più graduale rispetto agli zuccheri raffinati. Questo rallenta l’aumento dei livelli di zucchero nel sangue, evitando picchi glicemici improvvisi e conseguenti picchi insulinici che poi favoriscono il deposito di grassi nella cellula adiposa. Oltre che favorire l’infiammazione.

Inoltre, la presenza di fibre nella frutta può aiutare a promuovere la sazietà e a controllare l’appetito. Le fibre aiutano a regolare il transito intestinale e a mantenere l’equilibrio del microbiota intestinale, svolgendo un ruolo fondamentale nella salute complessiva.

I prodotti raffinati: zuccheri senza nutrienti

Al contrario, i prodotti raffinati, come il cornetto del bar, contengono zuccheri aggiunti che sono stati separati dalla loro fonte originale, privati di fibre e nutrienti. Gli zuccheri raffinati sono rapidamente digeriti e assorbiti nel nostro sistema digestivo, portando a un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Questi picchi glicemici improvvisi seguiti da picchi insulinici provocano un rapido calo dell’energia, nonché un accumulo di grassi nell’organo adiposo, un aumento dell’infiammazione generale e l’alterazione del microbiota intestinale. (vedi gli articoli dedicati per approfondire).

Inoltre, consumare zuccheri raffinati senza la presenza di fibre può portare a una minore sensazione di sazietà, poiché il processo di digestione avviene più velocemente. Ciò induce un aumento dell’appetito e una maggiore probabilità di abbuffarsi di cibi ad alto contenuto calorico. Tutto ciò genera un pericoloso circolo vizioso.

La scelta consapevole

Non tutti i carboidrati sono uguali, scegli sempre quelli naturali e nativi cosa che in genere garantisce una sinergia tra carboidrati, fibre, minerali, vitamine e antiossidanti. Vale lo stesso quando parliamo di cereali interi e farine raffinate.

(Il nostro nemico, se non siamo celiaci, non è il grano, ma la farina 00).

Conclusioni

La digeribilità dei carboidrati dipende dalla loro fonte e dalla presenza di fibre. Consumare zucchero dalla frutta o dai cereali interi, insieme alle sue fibre e nutrienti benefici, permette al nostro corpo di digerire gli zuccheri in modo graduale e controllato. D’altra parte, l’assunzione di zuccheri raffinati come quelli presenti nei dolci da bar porta a un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue senza i benefici delle fibre. Quindi no, non è la stessa cosa.