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Che relazione c’è tra l’avere uno scopo di vita e la salute?

agopuntura

In questo articolo redatto dalla Dottoressa Spallino, medico Internista ed Agopuntore e insegnante di meditazione e agopuntura, sarà esplorato il tema dello scopo dell’esistenza ed il suo impatto sulla salute da un punto di vista scientifico prendendo in esame alcune revisioni sistematiche sul tema.

Introduzione

In medicina cinese, ne abbiamo già parlato in altri post, il principale nutrimento è considerato l’essere consapevoli del proprio mandato celeste, detto Ming, possiamo interpretarlo anche come conoscenza del proprio vero sè, dello scopo della propria esistenza, o, in termini più cristiani, del proprio talento. I giapponesi hanno un nome per questa condizione di piena consapevolezza di sé e del proprio scopo nella vita che è Ikigai. Gli studi che citeremo sono basati su questo concetto.

Ikigai, Ming e Talento

Ci arroghiamo la possibilità di accomunare questi concetti, ma sottolineiamo che gli studi scientifici riguardano precisamente l’Ikigai. Il significato è comunque lo stesso.

In giapponese l’ikigai è definito come un concetto globale relativo alla soddisfazione della vita, all’autostima, all’autoefficacia e alla valutazione cognitiva del significato della propria esistenza.

In medicina cinese questo lo chiamiamo allineamento cuore-rene, oppure allineamento tra Shen (scintilla divina individuale) e Ming (mandato celeste). Quando il cuore comunica con i reni, si è consapevoli del proprio sé, della propria scintilla divina e del proprio scopo (il mandato celeste, il Ming). Questo è alla base della salute globale secondo la medicina cinese taoista in particolare.

Ti rimando alla parabola dei talenti e ti invito a trovare tu stesso il nesso con questi concetti appena espressi.

Gli studi

Una meta-analisi di 17 studi (principalmente dagli Stati Uniti, dal Canada e dall’Europa) ha riportato che fattori psicologici, come il significato nella vita, lo scopo della vita, la soddisfazione della vita, l’effetto positivo e l’autostima, erano considerati componenti essenziali del benessere.

In un’altra meta-analisi, lo scopo della vita elevato era associato a un rischio inferiore del 17% Di mortalità per tutte le cause ed eventi cardiovascolari come infarto miocardico, morte cardiaca e ictus.

In uno studio prospettico di coorte pubblicato su BMJ nel 2022 è risultato, in estrema sintesi, che sia gli uomini che le donne con un elevato Ikigai avevano un rischio inferiore di mortalità per malattia cardiovascolare. Questo studio è stato il primo che ha valutato anche i disoccupati ed è risultato che gli uomini e le donne disoccupati con Ikigai elevato avevano minori rischi di mortalità per ictus totale, sottotipi di ictus (ictus ischemico, ictus emorragico), malattia coronarica, insufficienza cardiaca e altre malattie cardiovascolari, rispetto a quelli con Ikigai basso.

Come mai?

Al momento ci sono solo ipotesi, ma sembra che sia correlato allo stato infiammatorio, in altri studi le persone con elevato Ikigai avevano minori indici di infiammazione generale.

Bibliografia

Cohen R, Bavishi C, Rozanski A. Purpose in life and its relationship to all-cause mortality and cardiovascular events: a meta-analysis. Psychosom Med 2016.

Purpose in life (Ikigai) and employment status in relation to cardiovascular mortality: the Japan Collaborative Cohort Study.

Junji Miyazaki et al. BMJ Open. 2022.

Friedman EM, Hayney M, Love GD, et al. Plasma interleukin-6 and soluble IL-6 receptors are associated with psychological well-being in aging women. Health Psychol 2007.

Tang M, Wang D, Guerrien A. A systematic review and meta-analysis on basic psychological need satisfaction, motivation, and well-being in later life: contributions of self-determination theory. Psych J 2020.